L’intestino è un orgasi distinguono 6 parti con struttura e funzione diversa, raggruppate 3 a 3 in due parti principali: l’intestino tenue (lungo circa 6,80 m), è caratterizzato da una superficie interna estremamente ripiegata (pliche) e irta di villi intestinali, la cui densità aumenta progressivamente man mano che si procede verso l’intestino crasso (dove invece sono assenti). Esso comprende: il duodeno (lungo 25-30 cm) è la prima parte dell’intestino, subito dopo l’apertura del piloro. Ha una forma ad anello incompleto che abbraccia la testa del pancreas e che si divide in 4 parti: supe-
riore, discendente, orizzontale e ascendente. Nella parte discendente si riversano il succo pancreatico e la bile che, unitamente alle secrezioni della mucosa duodenale (in particolare delle ghiandole mucose di Brunner, e di quelle enteriche di Galeazzi-Lieberkühn) portano a termine la digestione del cibo.
Il succo enterico secreto dalla mucosa duodenale è alcalino, e contiene numerosi enzimi fra cui l’enterochinasi, indispensabile per attivare i proenzimi pancreatici, oltre a una grande quantità di muco. La mucosa duodenale, stimolata dall’arrivo del chimo acido proveniente dallo stomaco, secerne anche due ormoni: la secretina, che stimola la produzione pancreatica di bicarbonati e acqua inibendo l’azione della ga-
strina (gastrica), e la pancreozimina-colecistochinina, che stimola la produzione di enzimi pancreatici, la contrazione della cistifellea e la peristalsi intestinale;
il digiuno, ricchissimo di villi intestinali che assorbono i nutrienti; l’ileo, ancor più ricco di villi con funzioni di assimilazione: se ne possono contare fino a 1000/cm2; la loro azione è regolata dalle leggi fisico-chimiche.
Ma non solo.
Anche dall’attività selettiva del particolare epitelio che li ricopre: costituito da cellule dotate a loro volta di microvilli, ha movimenti propri (i villi intestinali si allungano e si accorciano ritmicamente) che contribuiscono a far passare i nutrienti nei vasi sottostanti. L’ileo comunica con l’intestino crasso attraverso la valvola ileo-cecale;
– l’intestino crasso (lungo circa 1,80 m)
svolge funzioni di rassorbimento dell’acqua dalla massa fluida (chilo) proveniente dall’intestino tenue, e di spinta peristalitica delle scorie verso l’esterno. Qui avvengono processi putrefattivi e fermentativi ad opera della flora batterica presente. Privo di villi, comprende:
– il cieco, che rappresenta la parte subito dopo la valvola ileo-cecale, dal quale si diparte l’appendice;
-il colon ascendente, che dal cieco risale verso la faccia inferiore del fegato;
-il colon trasverso, che decorre lungo la faccia inferiore del fegato fino a giungere al margine inferiore della milza;
-il colon discendente, che dal margine inferiore della milza discende fino alla cresta iliaca;
-il colon ileo-pelvico o sigmoideo, che con una breve curva collega il colon discendente al retto;
-il retto, situato profondamente a livello ipogastrico in posizione retro-sottoperineale, che si apre all’esterno con lo sfintere anale. Al suo interno termina il riassorbimento dell’acqua e si
mesentere
realizza l’accumulo delle feci. La sua peristalsi, regolata da stimoli provenienti sia dal parasimpatico, sia dall’ortosimpatico, contribuisce alla defecazione.
Il peritonèo riveste quasi interamente anche l’intestino, così come gli altri organi interni: esso facilita i movimenti, pur mantenendo gli organi al loro posto, e protegge la cavità addominale dagli agenti patogeni grazie alle proprietà secretiva e assorbente del suo epitelio. Riccamente vascolarizzato, l’intestino permette il passaggio nella circolazione sanguigna mesenterica di aminoacidi, monosaccaridi, glicerina, vitamine, acqua e sali minerali, mentre nei vasi linfatici affluiscono gli acidi grassi.
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