Microscopio elettronico [EM]
Verso gli anni ’30, le limitazioni teoriche del microscopio ottico divennero chiare e il microscopio elettronico cominciò ad avere un grosso impatto nel campo della biologia, permettendo ai ricercatori di analizzare sottili caratteristiche cellulari che di solito si rivelano solo come tenui nebulosità quando le si osservano al microscopio ottico. Invece di usare le lenti per focalizzare un fascio di luce, l’EM usa degli elettromagneti per focalizzare un fascio di elettroni in ambiente sotto vuoto.
Poiché la lunghezza d’onda degli elettroni è molto più piccola di quella della luce, il potere di ingrandimento e di risoluzione risulta molto più alto.
Un moderno EM può ingrandire fino a un milione di volte ed il suo potere di risoluzione è circa 250.000 volte più dettagliato di quello dell’occhio umano.
Il problema degli EM è che, poiché i tessuti viventi non possono sopravvivere in un ambiente sotto vuoto, essi non possono mostrare le cellule viventi in tempo reale.
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